Partenza da Palairos direzione Meganisi. Oggi l’agonismo la fa da padrone e quindi regatina… Vento pari a zero, decido per la famosa tattica suicida descritta da Moitessier: se siete la barca piu’ piccola potrete vincere solo utilizzando una tattica pressochè suicida, se gli altri vanno a destra voi andate a sinistra… Cosi’ prendiamo a sinistra con un bordo profondo verso la terraferma e miracolo, sotto costa acchiappiamo un refoletto benigno e con un ulteriore bordo verso Meganisi stravinciamo la regata, asfaltando, come direbbe qualcuno barche ben piu’ grandi della nostra.
Meganisi è un’isola dalla conformazione piuttosto particolare, infatti somiglia vista sulle carte ad una mano. Tra le dita fiordi profondi e baie protettissime c’e’ solo da scegliere. Noi andiamo a Vathy, il paesino più grande con il nome che si confonde tra i numerosi Vathy presenti in Grecia. Gli inglesi la definiscono così: ”
A Vathy c’e una delle poche marine di questa parte di Ionie e decido di andarci un po’ per caricare batterie e un po’ per una certa voglia di comodità, vedi doccia calda prolungata.. Sarà l’unica volta che pagheremo, peraltro veramente poco se consideriamo i prezzi medi italiani e croati (21 euro per una lunghezza di 9.33 mt), nelle tre settimane di questa crociera. Sulla banchina del marina cuciniamo un po’ di pesciolini che abbiamo acquistato a Palairos, osservati da passanti che sfilano davanti a noi con un risolino a fior di labbra. Il risultato è visibile qui sotto! Bon Apetit!
La notte trascorre tranquilla dopo una bella passeggiata per il paesino ed un frozen yoghurt ai frutti di bosco… All’indomani nuova partenza, questa volta per uno dei luoghi più rinomati delle ionie, un posto da fighetti dirò io, Fiskardo, isola di Cefalonia.